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In Chartis Mevaniae

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In Chartis Mevaniae è stata nuovamente inaugurata nell'estate del 2018, dopo una sospensione di alcuni anni, nonostante avesse una qualità artistica d'indubbio e riconosciuto valore.
"In Chartis Mevaniae è un'esperienza che ci sembra blasonata e prestigiosa, per almeno due ragioni. La prima attiene all'uso intelligente della carta bambagina - prodotta alla maniera del Due-Trecento nella Cartiera sita in Gaita San Giovanni e gestita eroicamente dal Mastro Cartaio Francesco Proietti e dal suo aiutante Silvano Mariani Marini - che nella mostra trova la giusta risonanza. La seconda ragione risiede nella qualità pressoché totale degli Artisti (italiani e stranieri; pittori, scultori, incisori; affermati e giovani promesse) che negli anni si sono affacciati a Bevagna, portando bellezza nella bellezza. Centinaia ormai, un lungo e eccellente elenco che anche in questo anno di rinascita li vede agguerriti e generosi. Perché le Chartae pictae entreranno, come nelle edizioni scorse, nel patrimonio del Comune in attesa di una sistemazione museale che potrà stupire il mondo dell'arte contemporanea. Andranno anche alla Pro Loco di Cantalupo-Castelbuono, partner principale con noi dell'evento, comunità sensibile all'arte come dimostra il loro 'Parco della Scultura'. E ringraziamo le Associazioni ed i volontari che ci hanno sostenuto e gli sponsor che hanno aiutato la mostra. Per finire non potevamo dimenticare di ringraziare di tutto cuore il nostro compaesano Anton Carlo Ponti, sempre presente nel corroborare i nostri sogni, siano Accademia di Bevagna o Mercato delle Gaite, e il valente Andrea Baffoni che gli è stato validamente a fianco."

Annarita Falsacappa Sindaco di Bevagna
Rita Galardini Assessore alla Cultura




"Non è un caso che anche la Pro Loco Cantalupo-Castelbuono sia tra i promotori di questa edizione 2018 di In Chartis Mevaniae". Due le motivazioni principali che ci hanno spinto ad aderire al progetto: da una parte collaborare insieme all'Amministrazione Comunale e alle altre Associazioni del territorio per il rilancio di una manifestazione culturalmente importante e prestigiosa per Bevagna; dall'altra trovare la possibilità di trasferire dal cartaceo al tridimensionale opere da destinare al Parco della Scultura di Castelbuono 'Arte Natura e Spiritualità'. Da anni la Pro Loco Cantalupo-Castelbuono è impegnata alla realizzazione e manutenzione di questo Parco che è e vuole continuare a essere una testimonianza dei valori fondamentali della persona e un motivo di promozione del nostro territorio. Arte come strumento di testimonianza, di conoscenza, di approfondimento, di fede, di bellezza, arte nata e plasmata dalle sapienti mani di artisti che raccontano e si raccontano attraverso le loro opere. Ecco allora che In Chartis Mevaniae rappresenta per tutti noi, un fantastico viaggio e una grande opportunità. Un viaggio che solo la fantasia artistica sa rendere interessante e ricco di esperienze con le quali, insieme, possiamo continuare la perenne sfida della conoscenza e del sapere."
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Angelo Palini Presidente Pro Loco Cantalupo-Castelbuono





"C'era una volta un pittore russo che, in clima di guerra fredda [...], un bel giorno saltò la cortina di ferro [...], e scelse non l'America ma l'Umbria come piccola patria della libertà. Come regione dello spirito. Uno spirito guerriero e pacifico, il suo. Un ossimoro? Forse.
Mikhail Koulakov (Mosca 1933 - Terni 2015) era non solo un grande pittore astrattista in eterno contrasto con l'insipido e lecchino realismo socialista, era pure un maestro di arti marziali, di 'Thai Chi Chuan', oggi pratica indicata per mantenere la lucidità di riflessi e di mente. [...]
Avvenne che un giorno Mikhail si trovasse a Bevagna con Piero Dorazio e trovasse la carta bambagina medievale - prodotta da stracci e calce nell'antro omerico di Francesco Proietti - eccellente come pellicola da supperto e avesse l'illuminazione di invitare altri tre pittori attivi in Umbria (Sauro Cardinali, Bruno Ceccobelli, Piero Dorazio); così nacque In Chartis Mevaniae. Correva l'anno 1998. E Mikhail, forte della
presenza accanto della moglie Marianna, si fidò di come il grande Piero Dorazio battezzò la mostra, in latino, sulle carte di Bevagna, come si conviene a una città d'origini umbre fattasi cospicuo municipio romano, città che vantava il passaggio dell'antico ramo della via Via Flaminia.
[...]
Quanta storia, quanta perizia artigianale, quanta invenzione in questa mostra, [...].
Gli artisti invitati non sono pochi, e tutti eccellenti, ma s'è voluto con ciò come celebrare una festa della rinascita e del ringraziamento, affollata, allegra, affiancando ai nuovi uno degli artisti pionieri, che nel 1998 era qui, uno dei maggiori artisti umbri, dopo i fuori classe Alberto Burri, Leoncillo e Gerardo Dottori.
Es'è voluto in un certo senso premiare artisti che a Bevagna hanno costituito una valente, accesa colonia di arte contemporanea, usando mezzi e linguaggi differenti, ciascuno a suo modo in linea e in sintonia con quel che scriveva Arthur Rimbaud: 'Bisogna essere assolutamente moderni'.
[...]
Dunque un'In Chartis nuova, ambiziosa, specchio e riflesso di una contemporaneità camaleontica sempre più difficile da inquadrare, ma infinitamente aperta alle più disparate possibilità. E ci sembra che questa ripresa di una esposizione ormai collaudata, inserita nella tradizione del Mercato delle Gaite di cui la Cartiera è punta di diamante, sia avvenimento da segnalare, non solo in Umbria."

Anton Carlo Ponti
Andrea Baffoni